Mehrkens Klaus Karl

Klaus Karl Mehrkens, nato a Brema (Germania) 1955. Vive e lavora a Spello (PG).

Nel 1977 si iscrive alla Hochschule für Bildende Künste Braunschweig e diventa allievo di Alfred Winter-Rust e Hermann Albert. Durante questi anni ha modo di frequentare e osservare da vicino il lavoro di artisti come Markus Lupertz e George Baselitz. Segue da vicino Joseph Beuys in occasione delle esposizioni internazionali d’arte di Documenta 6 e Documenta 7, organizzate nella città di Kassel. A cavallo tra il 1980 e il 1981 incontra l’artista Norbert Tadeusz, il modo e la libertà con cui usa il colore influenzeranno molto la sua pittura. Nel 1981 apre ad Hannover la galleria autogestita “Weisses Pferd” (Cavallo bianco), fondata da Mehrkens assieme ad Andreas Weishaupt e Thomas Schindler. Nel 1982 consegue il diploma. Dopo il diploma si trasferisce a Berlino per vivere in comune con alcuni amici artisti. Durante questi anni presta servizio di assistenza come infermiere in una clinica per anziani e malati terminali. Nel 1985 durante una sua mostra personale alla Galerie Folker Skulima di Berlino incontra Enzo Cannaviello titolare della Galleria d’Arte Cannaviello il quale lo invita a lavorare in Italia.
Approda a Milano alla fine del 1985 e si trasferisce in un appartamento sopra la Galleria d’Arte Cannaviello. Divide gli spazi con gli artisti della Galleria come Martin Disler, Siegfried Anzinger, Helmut Middendorf, Karl Horst Hödicke, Rainer Fetting, Bernd Zimmer. Espone all’interno della collettiva “Nuove trame dell’arte” curata da Achille Bonito Oliva. Nel capoluogo lombardo entra in contatto con lo scrittore, drammaturgo e critico dell’arte Giovanni Testori il quale curerà due cataloghi personali dell’artista in occasione delle mostre del 1986 Meditazione e nel 1989 Oziosa Giovinezza entrambe svoltesi presso la galleria d’Arte Cannaviello. Verrà inserito nel gruppo chiamato dallo stesso Testori il Gruppo dei Nuovi Ordinatori (Albert, Chevalier, Schindler) in contrapposizione al gruppo dei Nuovi Selvaggi (Hodicke, Fetting, Zimmer Salomè). Nel 1989 il Gruppo dei Nuovi Ordinatori è protagonista di una mostra tenutasi presso Piramide Arte Contemporanea di Firenze.

Klaus Karl Mehrkens | "La banca" | 1986 | 160 x 120 cm | Oil on canvas
Klaus Karl Mehrkens | "Meditazione" | 1986 | 180 x 210 cm | oil on canvas

Nel 1991 espone al Museo delle arti di palazzo Bandera di Busto Arsizio nel contesto della mostra collettiva “Un’Alternativa Europea”, allestita successivamente anche a Palazzo Diamanti di Ferrara. Nel 1992 espone alla Galleria Il Polittico di Roma. Nel 1993 espone alle collettive “Giovanni Testori l’Arte Contemporanea in Germania negli anni Ottanta” presso il Comune di Felizzano e “Pittori Europei a Milano” al Forum di Assago. Nel 1998 realizza una personale presso Art’s Events di Benevento. Nel 1999 è tra gli artisti di “Apparizioni” presso le sale della Monopoli Arte Contemporanea di Pavia mentre nel 2000 è allestita la personale “Orizzonte” alla Gabriele Cappelletti Arte Contemporanea di Milano. Rimane stabilmente a Milano fino al 2001, successivamente lascia la città per trasferirsi nella campagna di Treviglio (BG). Nel 2001 viene realizzata una mostra personale presso la Galleria Poggiali e Forconi con testi di Aldo Busi, sempre nello stesso anno ha una mostra personale presso Filisietti Arte Contemporanea e la collettiva “Figurazione”, curata da Alessandro Riva, nei locali della Galleria Forni a Milano. Negli anni l’attività continua con mostre in Italia e all’estero. Nel 2011 una sua mostra personale intitolata “Presenze in Umbria” viene realizzata dalla galleria Nuova Artesegno di Udine (catalogo Enzo Santese) mentre nell’anno successivo viene realizzata una personale di opere grafiche e disegni presso la Galleria Sagittaria di Pordenone. Nel 2013 espone in due mostre personali: “Verso la Certosa”, alla Galleria Il Triangolo di Cremona e “Oltre Misura” presso la Galleria Ghiggini 1822 di Varese. Nel 2014 una sua personale con dipinti ad olio su tela dal titolo “Kiritsubo – Opere Uniche” viene realizzata presso la Stamperia d’Arte Albicocco di Udine.

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